Un attacco di potere che ha la veste di una rivoluzione mal organizzata e impulsiva: solo in superficie. I motivi della non riuscita del colpo di stato sono difficilmente imputabili alla ristretta cerchia di militari che ha fatto da capro espiatorio, più facile pensare alla rete parallela fatta da polizia e servizi segreti incaricata di compiere attacchi e altre operazioni per aumentare il suo potere e chiamata appunto “stato profondo”.
Si affaccia una nuova e triste Turchia, lontana da quella di cui baba era abituata a cogliere i segnali avanzati: epurazioni, mortificazioni, intimidazioni. Ancora un popolo che si arrocca –che è arroccato- nella cecità identitaria, il mostruoso contrappeso dell’America dell’Uomo Bianco di Trump, l’avamposto del Califfato a un passo dall’Europa . Il controllo è e sarà, come forse facilmente predetto nell’edizione 2016-17 di Trend Monitor, il grande tema dei prossimi mesi .
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