In questi giorni Google ha annunciato la sospensione del progetto Ara, uno smartphone con design modulare.
La motivazione ufficiale secondo la rivista #Reuters è rinconducibile ad un “piano di razionalizzare degli investimenti della società”. Ma sarà davvero questo il motivo? Oppure, piuttosto, un brusco cambio di visione sulla configurazione del futuro tecnologico?
Ad oggi, altri prodotti in cantiere sono diversi e molto allettanti, e tra questi vi è Google Home, nuova app di messaggistica. Ma i principali investimenti dell’azienda sono stati fatti sull’intelligenza artificiale: la raccolta e l’organizzazione di tutti i nostri dati per prevedere “the next big thing” di cui teoricamente avremo bisogno. Così tra le ultime idee di prodotto maturate in casa madre vi è un computer che pensa da solo e scrive musica.
Qualora queste idee vengano portate a termine, cambierà il nostro modo di rapportarci alla tecnologia (basti pensare all’assistente di salotto nelle nostre abitazioni e all’”espansione” dell’idea di privacy), forse andrà ad essere modificata anche l’idea di “arte musicale” conosciuta oggi.
Non ci resta che attendere e vedere in che modo Google riuscirà a sorprenderci.Oppure, siamo noi a dover sorprendere Google, per tempo?
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